«Potrete ingannare tutti per un po’, qualcuno per sempre, ma non potrete ingannare tutti per sempre» - Abraham Lincoln -

lunedì 17 gennaio 2011

OPERAZIONE NORTHWOODS: autoattentati e la strategia del terrore USA

OPERAZIONE NORTHWOODS

Uno modo diverso di vedere il mondo

"Non è possibile che gli americani abbiano fatto questo a se stessi". Lo abbiamo pensato tutti, almeno una volta, dopo gli attentati a Torri e Pentagono.

Ed in realtà restiamo ancora di quell'opinione: non è possibile. Ma qui non stiano parlando degli americani come popolo, stiamo parlando di un ristretto gruppo di persone molto particolari, che si ritrovano in America come in Russia, in Congo come in Cina, e che stanno ai massimi livelli del potere mondiale. E costoro sembrano vedere il mondo, da quel particolarissimo punto di vista, in maniera completamente diversa da come lo vediamo noi comuni mortali.

Perloro infatti dieci o centomila morti non fanno una gran differenza, di fronte ai progetti di continua "ristrutturazione geopolitica" che per qualche motivo sembrano sentirsi perennemente in diritto - se non addirittura in dovere - di portare a termine.

Quello che segue è un prezioso documento della CIA, declassificato di recente, che può forse aiutarci a capire meglio questa differenza di mentalità. Pur risalendo a più di cinquant'anni fa, è un documento che oggi risulta piu attuale che mai.


Breve quadro storico

Siamo nel 1962, in piena guerra fredda, quando Cuba non era ancora passata ufficialmente sotto l’ombrello sovietico. I vari progetti per riprendersi l’isola erano iniziati già nel ’59, subito dopo la rivoluzione di Castro, quando l’allora vice-presidente di Eisenhower, Richard Nixon, gettò le basi - con gli uomini della CIA appunto - di quella che sarebbe poi diventata l'operazione “Baia dei Porci”.


Nixon, contando di stravincere l'elezione del '60, si era in realtà preparato il piano per sè stesso, ma anche se poi le elezioni le vinse Kennedy -
a dimostrazione che la vera politica estera la fanno Pentagono e Cia, e non i presidenti - le spinte per riprendersi Cuba si erano fatte a quel punto incontenibili: gli interessi economici da una parte (zucchero, turismo e casinò), e l’importanza strategica dall’altra, facevano sì che bisognasse agire al più presto.

Quelle che vediamo sono alcune pagine, con nostra parziale traduzione, di "Operation Northwoods", una serie di proposte alternative di invasione, che vennero preparate dalla CIA su richiesta del Comandi Riuniti delle Forze Armate. (
QUI trovate l'originale completo,in formato PDF). Come è noto, Kennedy finì invece per sottoscrivere "Baia dei Porci", con le conseguenze che tutti conoscono.


OPERATION NORTHWOODS



I Comandi Riuniti
Memorandum per il Ministro della Difesa
Soggetto: Giustificazione per un intervento militare su Cuba






(A)

1. Su richiesta del comando operativo del Progetto Cuba si chiede ai Comandi Riuniti di descrivere, in maniera breve ma precisa, dei possibili pretesti che essi considerano sufficienti a fornire giustificazioni per un intervento armato degli USA su Cuba.

2. E' chiaro che qualunque azione che diventi pretesto per un intervento armato dovrà portare [prima] ad una decisione politica, la quale determinerà a sua volta un’azione militare.

(B)
5. I vari corsi di azione suggeriti, come descritti nell’allegato A, si basano sulla premessa che l’intervento militare americano risulterà da un periodo di prolungata tensione con Cuba, che avrà messo gli Stati Uniti nella posizione di potersi rivalere giustificatamente di torti subiti.

L’opinione pubblica mondiale, e l’assemblea delle Nazioni Unite, dovrebbero assumere un atteggiamento favorevole [nei nostri confronti] in seguito ad una campagna che dipingesse il governo di Cuba come irruento ed irresponsabile, e come un inquietante ed imprevedibile minaccia alla serenità dell’Occidente.


La prima parte del documento contiene una lista di idee varie per sobillare la popolazione, convincerla che Castro è finito, ecc. che assomiglia molto ad un documento simile, di qualche anno dopo (link in coda). Ma a un certo punto, il gioco delle proposte si fa decisamente più pesante:



8 . E’ possibile creare un incidente che dimostri in maniera convincente che un jet cubano ha attaccato ed abbattuto un volo charter tra gli Stati Uniti e la Giamaica, o il Guatemala, Panama o Venezuela.

La destinazione verrebbe scelta essenzialmente per rendere necessario il passaggio dell’aereo sopra Cuba. I passeggeri potrebbero essere un gruppo di studenti, o un qualunque altro grupppo di persone con un interesse in comune, che giustifichi il fatto di aver noleggiato un volo non di linea.

a. Un aereo della base militare di Eglin verrebbe ridipinto e numerato in modo da assomigliare in tutto e per tutto ad un aereo civile regolarmente registrato, che appartenga ad una società della CIA a Miami. Al momento opportuno il duplicato andrebbe a sostituire l’aereo civile, e vi verrebbero caricati i passeggeri al completo, tutti sotto nomi falsi, accuratamente studiati. Il vero aereo civile verrebbe invece convertito in un “drone” (automa, o bersaglio volante, telecomandato).

b. Gli orari di partenza dei due voli verrebbero coordinati in modo da permettere un incontro a Sud della Florida [in mare aperto]. Dal punto dell’incontro in poi, l’aereo con passeggeri scenderebbe a quota minima ed atterrerebbe direttamente su una pista secondaria della base di Eglin, dove tutto sarà stato preordinato per evacuare i passeggeri, e riportare l’aereo alle sue condizioni iniziali.


(La tecnica di sostituzione prevede che il drone emerga da bassa quota,
proprio sul limite inferiore degli schermi radar, e che lì si sovrapponga all'aereo vero, in modo da permettere a quest'ultimo di abbassarsi a sua volta sotto la linea di visibilità, dando l'impressione ai controllori di volo di seguire sempre lo stesso oggetto volante).

Nel frattempo il drone proseguirà lungo la rotta originale. Una volta su Cuba il drone lancerebbe un S.O.S. sulle frequenze internazionali, comunicando di essere stato attaccato da un MIG cubano. La trasmissione [pre-registrata, si suppone] si interromperebbe di colpo, a causa della distruzione in volo dell'aereo, da noi attivata a distanza.

Questo farebbe si che fossero le stazioni radio ...




... dell’emisfero occidentale a dire agli Stati Uniti che cosa è successo al loro arereo, e non gli Stati uniti a dover “vendere” l’incidente.


Non è chiaro quale sia il destino previsto per i passeggeri, ma la cosa sembra quasi un sottinteso che non è necessario specificare. Difficile
infatti immaginare i turisti che tornano a casa e raccontano a tutti di questa stranissima gita ai Caraibi.

Segue una variante della stessa proposta:

9. E’ possibile ricreare un incidente che faccia apparire come un MIG cubano abbia abbattuto un aereo della nostra aviazione militare, in acque internazionali, in un attacco non provocato.

a. Quattrto o cinque F-101 viaggerebbero, distanziati l’uno all’altro, fra la base di Homestead, in Florida, e Cuba. Il compito sarebbe quello di invertire la rotta e simulare delle esercitaioni di difesa militare a Sud della Florida,. Questi aerei cambiereebbero spesso la frequenza delle loro tornate, mentre agli equipaggi verrebbe detto di tenersi sempre a 12 miglia di distanza dalla costa cubana.

b . Ad un certo punto, giunto in vicinanza della costa cubana, uno dei piloti comunicherebbe di essere stato attaccato da un Mig cubano, e di stare pr schiantarsi. Dopo di che punterebbe immediatamente a Ovest, volando a quota minima [solito trucco], e raggiungerebbe una base secondaria di Eglin. L’aereo sarebbe atteso da personale apposito, ridipinto immediatamente con un nuovo numero di registro, e regolarmente parcheggiato.

Il pilota, che aveva partecipato alla missione sotto falso nome, tornerebbe alla sua vita normale, mentre lui e l’aereo risulterebbero scomparsi per sempre.

c. Nel preciso momento in cui l’aereo sarebbe stato abbattuto, un sottomarino, o una piccola imbarcazione, avrebbero distribuito in mare pezzi di un F-101, paracadute, ecc…, a quindici-venti miglia dalla costa cubana, per poi allontanarsi.

I piloti rientrati a Homestead, per quello che ne sanno loro, avrebbero una storia vera da raccontare. Imbarcazioni e velivoli inizierebbero così la ricerca, e troverebbero i resti dell’aereo.



Come abbiamo visto, quello che per qualcuno potrebbe essere, oggi, solo il frutto della fantasia di uno sceneggiatore di Hollywood, per altri era la mentalità con cui si recavano quotidianamente al lavoro, già più di 50 anni fa.

Torneremo alla fine su questi documenti, nell'ambito di una proposta di soluzione che riguarda gli attentati dell'11 Settembre.

Nella prossima pagina presentiamo i principali capi d'accusa che vengono mossi contro la versione ufficiale dei fatti.

La Sezione 11 Settembre è in via di ristrutturazione, e mancano alcuni link nei capitoli dedicati a United 93 e alle Torri Gemelle. Cercheremo di completare il lavoro al più presto. Nel frattempo chi volesse farsi un'idea generale sui vari argomenti trattati, può vedere la II parte di Crono 912 (la risposta completa a Crono911), oppure la pagina20 domande a Danilo Coppe sui crolli del World Trade Center.

Cliccando sulle varie icone che compaiono nel menù qui sotto, è inoltre possibile vedere tutti i capitoli del film Inganno Globale, già divisi per argomento.



"E' difficile sapere cosa sia la verità, ma a volte è molto facile riconoscere una falsità" - A. Einstein

L'intera Sezione 11 Settembre è (o meglio, sarà) raggiungibile da questa pagina

I link a sfondo bianco portano a pagine di riassuntive (anche per chi ha fretta).
I link a sfondo giallo portano alle pagine di approfondimento della sezione vera e propria.
I link a sfondo celeste portano al relativo capitolo di Inganno Globale, o ad altri video attinenti.
I link a sfondo grigio portano a pagine di servizio.

Questo menù compare in forma ridotta anche nella colonna di sinistra di ogni pagina visitata.


INTRODUZIONE

FAQ
Le domande più frequenti

Alcune obiezioni che viene naturale a tutti porsi, di fronte all'ipotesi dell'autoattentato

Introduzione all' 11 settembre

Il vero problema è psicologico

I "neocons"

"Gli americani non si farebbero mai da soli una cosa del genere".

10 settembre: qualcuno sapeva

Nella fretta, qualcuno deve essersi dimenticato di guardare il calendario.

I precedenti storici

Il passato è passato, ma certi vizi non sono facili da perdere.

Patrioti per l'11 settembre

Parlare non significa essere ascoltati

Una questione di metodo

Il caso O.J.Simpson e le regole del processo indiziario



Un punto di partenza


Una sintesi di tutti i punti più salienti dell'accusa in una sola pagina...


... oppure in 10 minuti di video (dall'introduzione del nuovo film "La Verità di Cristallo", che si occuperà dei retroscena storico-politici che avrebbero dato origine in maniera ben diversa agli attentati dell'undici settembre).
UN PUNTO DI PARTENZA

1 - LA VERSIONE UFFICIALE


Colpevoli e mandanti

Introduzione al capitolo
LA VERSIONE UFFICIALELo svolgimento dei fatti secondo le autorità americane.

I 19 assi del cielo

Gelidi professionisti votati alla morte, o inconsapevoli marionette di un gioco molto più grande di loro?
ADDESTRATI DAI MILITARI USA?
Tre giorni dopo gli attentati si comincia a scoprire che alcuni dei terroristi erano stati a scuola di volo nelle basi militare americane.

Le prove sospette

Il "patsy", figura ricorrente nella storia americana.

Le identità al condizionale

"Potrebbero" essere stati loro. Oppure no. Lo stesso direttore dell'FBI non sembra preoccuparsi troppo dell'identità dei terroristi.


Non vi compare un solo nome arabo.
La vera storia di Al-QuedaDi questa "organizzazione terroristica" persino Condolezza Rice non aveva mai sentito parlare fino al giorno degli attentati.
LE RIVELAZIONI
DI BILL CLINTON


In una intervista televisiva dell'ottobre 2006, Clinton rivela come CIA ed FBI non fossero state nemmeno in grado di collegare bin Laden all'attentato della nave Cole (1999), e come Al-Queda ai tempi della sua presidenza "non esistesse proprio".

Chi è Osama bin Laden?

Stupefacente a credersi, Osama bin Laden non è ricercato dall' FBI per i fatti dell'11 settembre.
IL CASO
"ABLE DANGER"


I servizi segreti del Pentagono avevano localizzato la cellula di Attà a New York molto tempo prima che entrasse in azione, ma impedirono che l'informazione arrivasse all' FBI.
La prova del nove
Minneapolis, Phoenix, Able Danger: 3 casi con cui bisogna fare i conti.


Sintesi capitolo 1




2 - GLI AEREI DIROTTATI


La difesa inesistente

Introduzione al capitolo
NEI CIELI AMERICANI
Ogni giorno transitano nei cieli americani circa 28.000 voli commerciali. Le zone maggiormente trafficate sono proprio quelle interessate ai dirottamenti di quel giorno


Le procedure standard che erano in atto nel 2001, e che venivano già da tempo implementate con assoluto successo nel caso un aereo finissse fuori rotta, o non rispondesse più alle chiamate da terra

UN SISTEMA A
PROVA DI ERRORE

Chi ha cambiato le procedure?

Ma proprio tre mesi prima degli attenttati, ...
CRONOLOGIA
COMPARATA

Minuto per minuto, la cronologia degli eventi relativi ai 4 voli che sta alla base di tutte le critiche rivolte alla versione ufficiale


Cronologia comparata dei 4 voli

CHI HA AIUTATO I TERRORISTI?
Una certa sincronizzazione nel tempi di entrata in azione, messa in atto dai dirottatori nonostante due dei 4 aerei fossero partiti in netto ritardo, suggerisce la necessità di una presenza esterna che li coordinasse in tempo reale.

War games
(in preparazione)
Geniale copertura, o semplici coincidenze?
LA DIFESA INERME
Una serie impensabile di errori e malintesi ha permesso ai dirottatori di scorrazzare liberamente per quasi due ore nei cieli più protetti e sorvegliati del mondo. Senza che nessuno abbia mai saputo fornire una spiegazione accettabile per tutto ciò che è successo.

5 cronologie in 5 anni


PROMOZIONI INVECE
DI PUNIZIONI


Nel frattempo, come fa notare la parlamentare Cinthia McKinney, i maggiori responsabili di questo disastro, invece di venire puniti o degradati, sono tutti stati promossi ai ranghi superiori.

Il fallimento della difesa

Tutti contro tutti, ma alla fine non paga nessuno
GLI ORDINI SEGRETI
DI DICK CHENEY

Il ministro dei trasporti Mineta smentisce clamorosamenti la tesi della Casa Bianca sul volo diretto al Pentagono, e rivela l'esistenza di ordini segreti, relativi a quel volo, mai chiariti da nessuno.
FOLLI PERCORSI E STRATEGIE IMPROBABILI
A sua volta la strategia adottata dai dirottatori non avrebbe avuto la minima possibilità di riuscita, a meno che gli stessi non sapessero in anticipo di poter contare sulla completa defaillance della difesa aerea. Che però nessuno avrebbe mai potuto prevedere.


LA PROVA DEL NOVE:
Un piano inesistente


Sintesi capitolo 2

(in preparazione)

3 - Il SEGRETO del PENTAGONO


Il doppio problema del Pentagono

Introduzione al capitolo
PRIMA PARTE: L'AEREO
DOV'E' FINITO L'AEREO?
Subito dopo l'impatto, la parete del Pentagono è ancora in piedi, e presenta un solo foro di entrata di 3-4 metri circa di larghezza. Sul prato si vedono dei piccoli rottami non indentificabili, ma non c'è nessuna traccia dei motori, delle ali, o del timone e degli stabilizzatori di coda, le parti che più di frequente si ritrovano dopo lo schianto di un aereo di quel tipo.

Dove è finito l'aereo?

JIM McINTYRE
CNN

Un servizio della CNN, andato in onda un'ora dopo l'impatto, conferma la assoluta mancanza di rottami di una certa dimensione davanti alla facciata colpita del Pentagono.

I testimoni oculari

Testimonianze contraddittorie... ma non troppo.
IL BLACK-OUT
DI BIG BROTHER

Sono più di ottanta le telecamere di sicurezza che inquadrano la zona interessata del Pentagono. Nonostante questo, il governo americano non è ancora riuscito a mostrarci un solo fotogramma in cui si veda chiaramente l'aereo che colpisce l'edificio.


Il black-out di Grande Fratello


I falsi video del Pentagono

Dovevano mettere a tacere una volta per tutte i sospetti, e si sono invece rivelati dei poderosi boomerang contro la stessa versione ufficiale

La tesi della disintegrazione

I diversi motivi per cui non regge

La tesi della penetrazione

Non si capisce da dove sarebbe passato l'aereo
PENTAGONO:
LA VERSIONE UFFICIALE

Una discutibile simulazione al computer, fatta dalla Purdue University su espressa richiesta governativa, che dovrebbe mostrare la dinamica reale dell'impatto. Mentre le ali "penetrano" in qualche modo una parete che è invece rimasta intatta, i motori scompaiono di colpo, come se fossero fatti di cartapesta.

Simulazione di reato

Operazione "Aquila Nobile"
100 tonnellate di metallo scompaiano nel nulla, ma i resti dei passeggeri vengono tutti recuperati e identificati grazie all'esame del DNA
IL PARADOSSO IMPOSSIBILE
Mentre l'aereo si sarebbe praticamente disintegrato all'impatto, ci si domanda quale sua parte possa essere così robusta da aver perforato tre anelli dell'edifico, abbattendo lungo il percorso un centinaio di colonne di cemento armato, e lasciando un foro di uscita di dimensioni simili a quello di entrata. E' in questo conflitto che le due tesi a favore della versione ufficiale si elidono a vicenda.
LA PROVA DEL NOVE:
Il segreto del Pentagono

IL GENERALE STUBBLEBINE
Generale in pensione, Albert Stubblebine di mestiere esaminava i reperti fotografici della CIA per cercare di identificare i diversi armamenti usati dai russi durante la guerra fredda.
SECONDA PARTE: IL PILOTA
HANI HANJOUR,
DILETTANTE MIRACOLATO

Come può una persona che non ha mai guidato un jet nella sua vita, e che viene definito un incompetente anche dagli istuttori di volo dei piccoli aerei a turismo, compiere con un Boeing 757 manovre spettacolari degne della miglior pattuglia acrobatica?
UNA SCELTA ILLOGICA, UNA MANOVRA IMPOSSIBILE

Una volta giunto in vista del suo obiettivo, invece di buttarsi semplicemente su di esso, il pilota sceglie di avvicinarsi rasoterra, con una manovra tanto rischiosa quanto impossibile da realizzare per un pilota assolutamemente privo di esperienza come Hanjour.
Hani Hanjour, dilettante miracolato
Minuto per minuto, la fantastica avventura di un uomo che non aveva mai guidato un jet nella sua vita.
VORTICI E
TURBOLENZE

Dei piloti professionisti spiegano perchè tale manovra di avvicinamento, già difficilissima con un caccia, è del tutto impensabile con un grande aereo commerciale lanciato alla massima velocità.
SFIDO QUALUNQUE
PILOTA AL MONDO

Nela Sagadevan, pilota commerciale e ingegnere aeronautico, specializzato in aerodinamica, conferma l'impossibilità della manovra, e sfida qualunque pilota al mondo a replicarla.

Sintesi capitolo 3



4 - IL MISTERO DI UNITED 93


Un altro Boeing scomparso

Introduzione al capitolo
UN ALTRO BOEING SCOMPARSO
Il Boeing del Pentagono non è l'unico a mancare all'appello di quel giorno. Anche del 757 caduto in Pennsilvanya, quello ufficialmente abbattuto dai passeggeri in rivolta, non si trova un solo pezzo che permetta di identificarlo con certezza.

I fatti riscontrati

I punti fermi della vicenda, verificabili da tutti, che si contraddicono da soli.
UNA BUCA PIENA DI NULLA

Nella buca in cui sarebbe caduto non c'era nulla di quello che ci si aspetterebbe di trovare dopo lo schianto di un aereo di quelle dimensioni.

United93 e Torri Gemelle sono ancora da completare


Le telefonate dal cielo

Ecco perchè non era possibile telefonare con i cellulari da un aereo che volasse in quota.
"LET'S ROLL"
La leggenda di UA93

Una interessante intervista a Vernon Grose, un ex-direttore nel NTSB, il National Transportation Safety Board, sugli aspetti psicologici legati ai disastri aerei.

Lo schianto misterioso


SCHIANTO AEREO,
O CLASSICA BOMBA?

L'unica immagine scattata pochi secondi dopo l'impatto mostra chiaramente la forma di "fungo", tipica delle esplosioni, invece della densa colonna di fumo nero che ci si aspetterebbe di vedere dopo la caduta di un aereo di quelle dimensioni, che porta ancora almeno la metà del carburante nei suoi serbatoi.

Abbattuto in volo?


Svariate testimonianze contraddicono la versione ufficiale, e suggeriscono che l'aereo sia esploso in volo. Il ritrovamento dei rottami su un'area di qualche miglio quadrato lo confermerebbe in pieno. La buca sembra quindi esser stata preparata apposta per simulare una caduta che invece non sarebbe mai avvenuta.
ABBATTUTO
IN VOLO?


Il Jet bianco


Nel frattempo più di un testimone ha visto un piccolo aereo allontanarsi dalla zona subito dopo l'impatto, ma nessuno ha mai saputo indentificarlo, se non in maniera generica, tardiva, e decisamente poco credibile.
CHI SEGUIVA
IL QUARTO AEREO?

LA PROVA DEL NOVE:
Una complicazione inutile
Perchè complicarsi la vita a preparare una buca apposita, invece di far semplicemente cadere l'aereo per conto suo?

Sintesi capitolo 4



5 - Il WORLD TRADE CENTER


Una sintesi del problema

Introduzione al capitolo
LE TORRI CHE NON
DOVEVANO CROLLARE

Un tassello molto difficile da far quadrare, riguardo al crollo delle Torri, è proprio il fatto che il loro progetto prevedesse di poter resistere, con ampia ridondanza, a uno o più impatti come quelli subiti da ciascuna Torre l'11 di settembre.

RAPPORTO NIST:
la "versione ufficiale"

Migliaia di pagine, piene di dati "impressionanti", nascondono una semplicissima verità: una chiara spiegazione dei crolli nel Rapporto non esiste!

Rapporto NIST:
simulazione di collasso

Il distacco delle protezioni antincendio: una teoria che non sta in piedi

NIST sbugiardato


Una approfondita e dettagliata critica al rapporto NIST da parte di rense.com
(in attesa di traduz. italiana)
LARRY SILVERSTEIN
L'UOMO DELLE TORRI


Il controverso personaggio attorno a cui ruotano buona parte delle contraddizioni e delle polemiche sui crolli delle tre torri del World Trade Center Plaza


Larry Silverstein, l'uomo delle Torri


Il World Trade Center Plaza


IL KEROSENE NON HA
MAI SCIOLTO L'ACCIAO

Il kerosene non ha affatto le proprietà che gli si cerca a tutti i costi di attribuire, pur di giustificare in qualche modo il cedimento strutturale degli edifici.

Le Torri Gemelle



Una lampo sul muso dei Boeing?

(No planes? No, Thanks)

Vecchi sospetti, mai concretizzatisi in accuse effettive, ma sempre in attesa di una valida spiegazione.


Il "mistero" del pod

UNA TESTIMONIANZA CRUCIALE

La tesi del "calore" che avrebbe ammorbidito l'acciao è contraddetta da una testimonianza eccezionale, tratta dalla raccolta "Oral stories" del New York Times


La prova del nove

SOSPESE LE LEGGI DELLA FISICA
I tempi e le dinamiche di caduta di tutti e tre gli edifici sono assolutamente incompatibili con le più note e basilari leggi della fisica.
LA TOTALE POLVERIZZAZIONE
La totale polverizzazione degli edifici è assolutamente incompatibile con dei crolli strutturali, mentre è la caratteristica più comune di tutte le demolizioni controllate.

Una potenza misteriosa


Da dove viene la forza necessaria a creare la cosiddetta "fontana di cemento," e a scagliare interi pezzi d'edificio a conficcarsi in quelli adiacenti?
POZZE DI METALLO INCANDESCENTE
A sei settimane dai crolli è molti difficile spiegare con il solo kerosene la presenza nel terreno, proprio alla base delle tre torri crollate, di vere e proprie pozze di acciaio incandescente, che sono state valutate dai soccorritori sugli ottocento gradi centigradi. La temperatura raggiunta dal terreno in quei punti è confermata anche dai rilevamenti satellitari.


Le pozze di metallo incandescente


La cancellazione delle prove:
l'acciaio svenduto


Con una fretta inspiegabile, Rudy Giuliani ha rivenduto in Oriente quasi tutto l'acciaio delle Torri, per essere riciclato, senza prima permetterne una accurata analisi scientifica.

La cancellazione delle prove:
la documentazione secretata


Il mondo non conoscerà mai i veri motivi dei crolli delle Torri Gemelle
DAVID RAY GRIFFIN:
AL SERVIZIO DELLA VERITA'

David Ray Griffin, l'uomo che ha smontato pezzo per pezzo il rapporto della Commissione Indipendente sul 9/11 (con suo libro "Omissioni e distorsioni"), riassume in questa conferenza i motivi principali per cui le Torri non possono in nessun modo essere crollate per il solo effetto degli impatti e degli incendi.

Rapporto 911 - Omissioni e distorsioni

di David R. Griffin

La distruzione del WTC: perché la versione ufficiale non può essere vera

di David R. Griffin
115 menzogne sugli attentati
dell'11 settembre

di David R. Griffin


Le demolizioni controllate



WTC7
IL PIU' STRANO
DI TUTTI

In particolare, non può averlo fatto l'edificio chiamato WTC7 (la "terza torre"), che aveva solo subito un incendio modesto, mentre non era stato colpito da nessun aereo.


World trade center 7:
il più strano di tutti


Smoking Gun?


LA PAROLA AI TESTIMONI
Dozzine di testimonianze di pompieri, poliziotti, giornalisti e passanti, parlano di molteplici esplosioni avvenute sia prima che durante i crolli stessi. Tali esplosioni sono tipiche delle demolizioni controllate, mentre restano del tutto inspiegabili nel caso del cedimento strutturale proposto dalla versione ufficiale.


I pompieri raccontano

CROLLI O DEMOLIZIONI CONTROLLATE?

Un confronto visivo fra le demolizioni controllate e i crolli delle tre Torri di New York. La parola alle immagini.


Crolli o demolizioni?

SOTTO GLI
OCCHI DI TUTTI

Ma come si poteva pensare di piazzare tutti quegli esplosivi nelle Torri, senza che nessuno se ne accorgesse? Un tecnico informatico che lavorava nelle Torri, ma che quel giorno fortunatamente non era in ufficio, ricorda cosa è successo nella Torre Sud pochi giorni prima degli attacchi terroristici.

Sotto gli occhi di tutti


Confutazione della versione
ufficiale del collasso

di Judy Wood

Analisi del trasferimento
della quantità di moto

di Gordon Ross

5 anni di teorie contraddittorie



Dieci teorie diverse a confronto



Sintesi capitolo 5



6 - I FAMILIARI DELLE VITTIME


Un popolo a parte

Introduzione al capitolo
HELEN
MARIANI

Helen Mariani ha perso il marito nello schianto del volo UA175. Ha denunciato tutti i più alti personaggi dell'amministrazione Bush per alto tradimento.
BARRY
ZELMANN

Barry Zelmann ha perso il fratello nel crollo delle Torre Sud. Elenca i motivi per cui la tesi dell'incompetenza, nella mancata difesa aerea, non è accettabile, e denuncia le altissime cifre pagate a certe famiglie in cambio della loro rinuncia a denunciare il governo americano.
LE VEDOVE
DEL NEW JERSEY
E' stato grazie a loro che è stata instaurata la commissione indipendente per il 9/11, e anche se questa non ha dato i risultati sperati, ha obbligato il governo ad una serie di bugie e contraddizioni sufficienti a sostenere la loro piena complicità in quegli attentati .
KRISTEN
BREITWEISER
E L'AGENTE DELL'FBI

Kristen Breitweiser, una della 4 "vedove", racconta di un curioso incontro con un "alto personaggio" dell'FBI.
MINDY
KLEINBERG

Contesta di fronte alla Commissione Indipendente, punto per punto, la versione ufficiale della mancata difesa aerea.
CALA
IL SIPARIO

La versione ufficiale passa alla storia.
La ricerca della Verità continua.


Le hanno poste i familiari delle vittime a tutte le più alte autorità dell'amministrazione Bush.

Sintesi capitolo 6



CONCLUSIONE


Un quadro di insieme

Raccolta delle sintesi dei diversi capitoli

11 settembre

Il punto della situazione

Una analisi sul possibile evolversi del dibattito nel mondo, e sull'impegno che attende tutti coloro che vogliono continuare a lottare per debellare i più grandi mali dell'umanità: egoismo e menzogna

Appendice 1:
STAMPA E TV


2006: Un'estate sorprendente

Introduzione all'argomento

"OGGI"

Come il popolare settimanale italiano ha parlato di undici settembre
Le Monde Diplomatique
La versione norvegese di Le Monde Diplomatique è stata una delle pochissime testate europee ad aver affrontato già nell'estate 2006 la questione undici settembre.









Appendice 2:
RISPOSTE AI DEBUNKERS


Chi è Paolo Attivissimo

Un chiarimento doveroso sul sedicente "cacciatore di bufale".

Il cacciator cacciato

Dove si rivelano le vere intenzioni di chi si dice "al servizio del cittadino".

Il caso Diario / Popular Mechanics

L'articolo originale di Diario, intitolato: "Il complotto dell'11 settembre? Una boiata pazzesca!"

I Parte

II Parte
CONTRODIARIO

Il filmato con cui Luogocomune ha risposto a Diario, nel quale il direttore di Popular Mechanics e l'autore del libro in questione vengono platealmente sbugiardati dai "ragazzini" di Loose Change.

Matrix
3 ottobre
2006


La puntata che Matrix ha dedicato al caso Diario/Popular Mechanics, presentando i nostri contributi, fra cui una parte del filmato di cui sopra.

Focus e "la verità"
sull'11 settembre


Un classico esempio di superficialità giornalistica, ai confini con la disinformazione vera e propria.

20 domande a Danilo Coppe
sui crolli del World Trade Center

Il più noto esplosivista italiano, per quanto ufficialmente schierato a favore della versione governativa, ...

Crono 912
I Parte
(Mancata difesa e Pentagono)
II parte
(UA93 e World Trade Center)

Tutte le principali "accuse" di chi difende la versione ufficiale sarebbero riassunte in un documento, Crono911, che viene affrontato, punto per punto, sul proprio terreno di battaglia

PAGINE DI SERVIZIO


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